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Open fiber, 3,4 miliardi di euro per lo sviluppo delle reti nel nord italia

Prosegue, con numeri importanti, il lavoro di Open Fiber per la diffusione della fibra FTTH nel nord Italia. L’operatore privato ha sul tavolo investimenti per 3,4 miliardi di euro per garantire la copertura tanto delle aree nei cluster A e B, a successo di mercato, sia per quelle prive di reti ultrabroadband dei cluster C e D.

Oltre ai capoluoghi di Lombardia, Piemonte ed Emilia, già cablati, Open Fiber sarà impegnata nella posa e attivazione dei suoi servizi, tra gli altri, nell’area metropolitana di Milano, con un investimento di quasi mezzo miliardo di euro; Genova e Venezia.

Per quanto riguarda lo sviluppo delle aree bianche, a fallimento di mercato, sono 500 i cantieri aperti grazie ai quali la fibra arriverà nei luoghi più isolati d’Italia.

Saranno 5.5 milioni le unità abitative complessivamente coinvolte in questa fase di sviluppo in tutte le 8 regioni del settentrione. Tra queste anche il comune di Rhemes-Notre-Dame, in Val d’Aosta, che con i suoi circa 90 abitanti è la località più piccola inclusa nel progetto di Open Fiber.

Intanto, in collaborazione con Vodafone, è stata avviata – per la prima volta in contemporanea – la sperimentazione dei collegamenti in fibra nei comuni di Fino Mornasco (CO), Campagnano di Roma (RM), Anguillara (RM) e S. Giovanni La Punta (CT), che rientrano proprio all’interno degli interventi nelle aree bianche con cui ridurre il divario digitale e permettere agli abitanti delle zone di fruire dei servizi TLC  avanzati.